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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 17/06/2010 - Devecchi, la promozione più esaltante 

Pallacanestro - LegaDuen Il giocatore di Graffignana guarda con interesse all’Assigeco: «A Lodi si è creata una bella realtà» 

Devecchi, la promozione più esaltante 

«A un certo punto non ci credevo più, è un’emozione indescrivibile»

 

Sassari C'è un pizzico di quella magìa e di quel particolare fascino che fa venire la pelle d'oca e riscoprire i valori più genuini dello sport nella stupefacente avventura di Sassari e del graffignanino Giacomo “Jack” Devecchi. Una cavalcata iniziata con lo spettro della scorsa estate, in cui fino all'ultimo si è rischiato di non potersi iscrivere al campionato di LegaDue e terminata, tra mille difficoltà, con una storica promozione in Serie A. La vittoria per 3-1 nella finale play off contro la Prima Veroli è stata, infatti, il giusto coronamento di un lavoro di squadra che ha portato gli isolani a giocare la miglior pallacanestro offensiva della lega, compito reso possibile anche grazie al lavoro dietro le quinte e in difesa di Devecchi, che ha chiuso i play off con un ruolino di 4,1 punti, 2,2 rimbalzi e 1,9 recuperi in 23,8 minuti di media a incontro.«È stata un'emozione bellissima e indescrivibile - commenta “Jack” dalla Sardegna -, una vittoria di squadra e di gruppo, che abbiamo ottenuto credendo in noi e rimanendo sempre compatti». Nonostante abbia solo 25 anni, Devecchi non è certo nuovo a una finale promozione: lo scorso anno ne è uscito sconfitto, sempre con Sassari, contro Soresina; nel 2006 invece aveva portato Montegranaro in A1: «L'anno scorso abbiamo perso a causa di alcuni episodi e per alcuni errori di Rowe che si è fatto ampiamente perdonare in queste finali, mentre la promozione con Montegranaro è stata bellissima perché siamo partiti dal settimo posto nella griglia play off, ma questa la sento più mia e me la godo di più».La promozione, dopo un campionato giocato su livelli altissimi, sembrava in realtà compromessa dal filotto di sei sconfitte di fila in chiusura di regular season, che non solo ha precluso ogni chance di passaggio diretto in A1 (appannaggio dell’Enel Brindisi), ma sembrava far presagire una resa della Dinamo: «In quel momento non ci avrei creduto nemmeno io alla promozione! Il nostro campionato aveva preso una piega storta, giocavamo una brutta pallacanestro, con gli americani che si sono messi a fare i solisti. Poi “Meo” (coach Sacchetti, ndr) ci ha fatto lavorare bene e siamo riusciti a ritrovare il nostro gioco di squadra che ci ha portati alla vittoria».Come al solito il ruolo di Devecchi è stato determinante nell'alchimia tattica della squadra: «Non sono mai stato un attaccante, mi piace difendere e aiutare i compagni - spiega “Jack” -. Ho tenuto duro in difesa e fatto quel lavoro sporco che mi dà soddisfazione tanto quanto segnare triple a raffica». Questo ormai è un dato di fatto assodato, ma i miglioramenti nella offensiva del gioco del graffignanino sono sotto gli occhi di tutti: «Ho sentito una grandissima fiducia dall'allenatore e questo è stato uno snodo fondamentale che mi ha aiutato molto e sono migliorato nella tecnica di tiro e nel palleggio».I primi “rumors” per la prossima stagione stanno già animando il mercato, ma Devecchi, al momento, prende tempo: «È ancora presto, ora penso a godermi la vittoria e a rilassarmi con il mare sardo e poi con la mia famiglia». Infine, pungolato sul suo possibile ritorno a casa per vestire la maglia Assigeco, il 25enne di Graffignana non si sbilancia: «Non so ancora nulla, certo è che a Lodi si è creata una bella realtà che sarà di fondamentale importanza per tutta la pallacanestro lombarda».Lorenzo Meazza